Pelle

Qual è il tuo tipo di pelle? Ecco come riconoscerla

CONOSCERE LO STATO DELLA PELLE PER DETERMINARNE LA TIPOLOGIA

Sapresti descrivere il tuo tipo di pelle in una parola? In linea generale, probabilmente sì, ma forse non tutte sanno che la pelle è un organo che cambia nel tempo, condizionato da vari fattori. Tra questi:

  • la stagionalità: d’estate la pelle tende a disidratarsi, mentre d’inverno appare più spenta e secca;
  • l’ora: durante il giorno la secrezione di sebo e sudore aumenta;
  • la qualità di vita: ad incidere sono anche i problemi psicologici, lo stress, il tipo di alimentazione, il fumo e la situazione ormonale del momento;
  • i fattori genetici: determinano una predisposizione a certe condizioni della pelle;
  • l’età: col passare degli anni la pelle tende ad assottigliarsi;
  • i prodotti: la beauty routine che si effettua;
  • il clima e l’inquinamento: possono contribuire all’insorgere delle malattie della pelle.

Più che di un tipo di pelle, quindi, sarebbe più corretto parlare di uno stato della pelle. Una cute sensibile, infatti, potrebbe essere al contempo grassa o secca. Per questo è consigliabile sottoporre la propria pelle a controlli periodici per interpretarne i segnali e prendersene cura correttamente.

Ciò premesso, vediamo ora quali sono i principali tipi di pelle del viso e le loro caratteristiche distintive.

 

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LA PELLE NORMALE

La pelle normale si presenta come liscia, compatta, distesa e rosea. Tutto ciò grazie al buon equilibrio fra le secrezioni delle ghiandole sebacee e quelle sudoripare.

Niente imperfezioni derivanti da acne, pori dilatati, secchezza o sensibilità. È pertanto una pelle ben equilibrata e idratata, ma per mantenerla tale il più a lungo possibile è necessario prendersene cura costantemente. In tal modo, infatti, si conservano intatte le sue caratteristiche e si prevengono possibili alterazioni.

Il trattamento può cambiare in base all’età e alla stagione, ma l’importante è che la formulazione del prodotto non interferisca con i meccanismi naturali di rinormalizzazione e recupero, particolarmente attivi ed efficienti in questo tipo di pelle.

LA PELLE SECCA

La pelle secca si presenta visibilmente disidratata, tesa e sottile. Tende a screpolarsi, arrossarsi, spellarsi e a dare prurito. Alla sua origine vi possono essere tre cause:

  • una scarsa produzione di sebo;
  • la disidratazione;
  • una coesistenza delle due condizioni appena citate.

Nel primo caso, la pelle appare delicata, opacizzata, soggetta a rossori e ipersensibile agli agenti esterni. Il trattamento deve mirare a ristrutturare il mantello lipidico attraverso prodotti sebo-restitutivi, come acidi grassi insaturi e trigliceridi.

La pelle carente d’acqua, invece, è lucida e accompagnata da pori dilatati. Spesso spuntano anche punti neri. I prodotti da preferire non devono essere aggressivi per evitare la sensazione della pelle “che tira”. Anzi, devono essere ricchi di fattori idratanti naturali, come amminoacidi, zucchero, urea, lattato sodico e piroglutamato sodico.

LA PELLE GRASSA

La pelle grassa è caratterizzata da un’elevata produzione di sebo (quando tale produzione è eccessiva può causare la seborrea). Ha un aspetto lucido e untuoso, i pori sono dilatati ed è frequente la comparsa di brufoli e punti neri. È inoltre soggetta a infezioni e infiammazioni, la più comune delle quali, soprattutto in età adolescenziale, è l’acne.

Per donare alla pelle un aspetto più sano e assicurare una detersione delicata va effettuata regolarmente la pulizia del viso utilizzando prodotti sebo-riequilibranti e astringenti. Importanti sono anche le maschere, che aiutano a purificare la pelle e a contenere la produzione di sebo, e il peeling per incoraggiare il rinnovamento cellulare.

La detersione deve andare di pari passo con una buona idratazione. Sono consigliate creme dalla texture leggera, contenenti principi attivi sfiammanti, sebo-assorbenti e sebo-regolatori come la melissa, la bardana o l’aloe vera.

LA PELLE MATURA

Con l’etichetta di “pelle matura” ci si riferisce ai cambiamenti a cui la pelle va incontro già a partire dai 30 anni d’età, sollecitata da fattori come lo stile di vita, l’ambiente, gli squilibri ormonali e la menopausa.

La pelle perde progressivamente tono, elasticità e luminosità. Tende inoltre a rilassarsi, raggrinzirsi e a diventare più secca. Le macchie fanno la loro comparsa su palpebre e tempie, e le rughe si presentano accentuate.

Concorre all’insorgere di questa situazione, soprattutto dopo i 50 anni, il calo di produzione di collagene ed elastina, due proteine presenti naturalmente nella pelle.

I prodotti a cui ricorrere devono garantire un’azione preventiva sulle modificazioni plastiche e strutturali della cute, un efficiente apporto di sostanze emollienti e idratanti, una valida difesa contro l’azione dei raggi UV e dei radicali liberi.

In questo caso, una beauty routine efficace deve caratterizzarsi per essere detergente, idratante e normalizzante, antiossidante, anti-aging e illuminante.

LA PELLE CON COUPEROSE

Le couperose sono delle macchie rossastre che possono comparire sul viso a causa di un’anomala dilatazione dei capillari sanguigni. Tali macchie, che conferiscono l’aspetto delle “gote rosse”, formano una sorta di ragnatela e provocano calore o bruciore.

Si tratta di una condizione cronica che colpisce prevalentemente le donne, specie se hanno la pelle chiara, sensibile e predisposta alle irritazioni. Possono concorrere anche cattive abitudini, come il vizio del fumo o il consumo di bevande alcoliche.

Per chi ne soffre è importante:

  • struccarsi bene per permettere alla pelle di respirare;
  • detergere la pelle con prodotti delicati e acqua tiepida;
  • nutrire la pelle in profondità con creme non grasse, ma a base di sostanze naturali come flavonoidi e antocianosidi;
  • fare uso di maschere con proprietà lenitive e astringenti;
  • evitare prodotti profumati.